Contributi conto interessi
Il Ministero può concedere anche contributi in conto interessi (art. 37 del D.Lgs 42/2004), sui mutui accordati da istituti di credito ai proprietari, possessori o detentori, a qualsiasi titolo, di beni culturali, nella misura massima corrispondente agli interessi calcolati ad un tasso annuo di sei punti percentuali sul capitale erogato a titolo di mutuo.
Per ottenere il contributo in conto interessi, il richiedente dovrà inviare alla Soprintendenza competente la richiesta di ammissibilità, corredata da idonea documentazione.
Nel caso dei contributi in conto interessi, non sono ammesse le domande pervenute a lavori ultimati né quelle in cui non sia espressamente dichiarato sul contratto di mutuo che il prestito è finalizzato al restauro dei beni vincolati.
Le Soprintendenze di settore, esaminato ed approvato il preventivo di spesa relativamente agli interventi destinati al restauro e alla conservazione di immobili di interesse culturale, trasmettono al Segretariato Regionale la seguente documentazione in originale:
– domanda di contributo in bollo;
– provvedimento di approvazione del progetto di restauro;
– preventivo di spesa approvato dal Soprintendente;
– relazione tecnica sugli interventi vistata dal Soprintendente
– decreto di vincolo del bene per il quale si richiede l’erogazione del contributo;
– delibera di finanziamento del mutuo con allegato il relativo piano di
ammortamento, per l’importo approvato dalla banca;
– bozza di convenzione di apertura al pubblico.
Dopo aver acquisito gli atti richiesti, il Segretariato Regionale, compatibilmente con le risorse disponibili, decreta con apposito provvedimento l’erogazione del contributo e predispone il relativo ordine di pagamento, in base al decreto di programmazione annuale degli interventi finanziari a favore del proprietario, possessore o detentore del bene culturale ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs. 42/2004, redatto dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, tenendo conto della cifra stanziata sull’apposito capitolo di spesa.
Il contributo in conto interessi è liquidato dal Segretariato Regionale direttamente all’Istituto di credito che ha concesso il mutuo.
La determinazione della percentuale di calcolo del contributo dovrà essere idoneamente giustificata e dovrà tener conto dell’importanza del bene recuperato, della tipologia dei lavori, del periodo di fruibilità del bene e dell’estensione dell’area dell’immobile aperta al pubblico così come indicati nell’atto di convenzione previsto dall’art. 38 del Codice.
Ultimo aggiornamento
24 Giugno 2022, 10:23