Segretariato Regionale per l'Umbria

Federalismo demaniale culturale

I  Comuni, le province, le città metropolitane e le regioni possono chiedere il trasferimento di beni culturali appartenenti al Demanio dello Stato ai sensi del D.Lgs. 28 maggio 2010, n. 85. La condizione del trasferimento è che ne sia garantita la massima valorizzazione funzionale (art. 1, comma 2).

Per l’ ambito dei beni culturali, in particolare,  vale una speciale disposizione detta di Federalismo demaniale culturale, ovvero l’ iter regolato dal Protocollo d’ Intesa stipulato tra MIBACT e l’ Agenzia del Demanio il 9 gennaio 2011, per il trasferimento di beni del patrimonio culturale dello Stato agli Enti locali, secondo la procedura prevista dall’ art. 5 comma 5 del D.Lgs. n. 85/2010 e dalla circolare n.18 del 18 maggio 2011 del Segretariato generale del Ministero. In base al Protocollo del 2011 che definisce le linee procedurali, restano esclusi dal Federalismo demaniale quei beni culturali appartenenti al patrimonio culturale nazionale o che siano assoggettati al c.d. uso governativo o altri particolari casi.

L’ attribuzione dei beni di interesse storico-artistico si avvia con la stipula di un Accordo di Valorizzazione propedeutico al trasferimento, ai sensi dell’ art. 112 comma 4 del D.Lgs. 42/2004, per la riqualificazione, la salvaguardia e la tutela del bene tra l’ Ente locale interessato, il Segretariato Regionale per il Lazio in rappresentanza del MIBACT e l’ Agenzia del Demanio, sulla base di un programma di valorizzazione, proposto dall’ Ente territoriale  e approvato dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e dall’ Agenzia del Demanio, che contiene specifici obiettivi culturali, assicurando una gestione efficace e sostenibile del bene anche dal punto di vista economico-finanziario. Per avviare la procedura di trasferimento, a titolo gratuito, è necessaria la richiesta da parte dell’ Ente territoriale al Mibact e all’ Agenzia del Demanio di un bene riconosciuto di pregio storico-artistico.  Il programma e l’ accordo di valorizzazione sono messi a punto e definiti in appositi Tavoli Tecnici Operativi, a cui prendono parte l’ Agenzia del Demanio, il Segretariato Regionale e l’ Ente locale interessato. La procedura si conclude con l’ atto di trasferimento, successivo all’ accordo entro 120 giorni.

Beni culturali abbandonati o non utilizzati al meglio possono così rinascere con nuove funzioni, in linea con i più ampi progetti  di rigenerazione urbana attivi sul territorio, pur conservando la natura di demanio pubblico e restando assoggettati alla disciplina di tutela e salvaguardia del Codice dei beni culturali e del paesaggio.  Attraverso una costante attività di monitoraggio, il MIBACT e l’Agenzia del Demanio verificano l’effettiva fruizione e valorizzazione dei beni. Nell’ ambito della procedura di Federalismo culturale, al Segretariato Regionale spettano, in particolare, i seguenti compiti:

  • coordinare le figure coinvolte nella procedura, nelle varie fasi;
  • verificare, correggere e indirizzare il programma di valorizzazione (in accordo con le soprintendenze, e con il Demanio);
  • predisporre l’accordo di valorizzazione e recepire le sezioni di competenza degli altri enti;
  • verificare annualmente il rispetto della realizzazione degli interventi previsti dal programma, sulla base di una relazione che il comune è tenuto a trasmettere;
  • convocare e presiedere i Tavoli Tecnici Operativi (per la presentazione del programma, per la sua approvazione, per l’approvazione dell’accordo, per la sua sottoscrizione) e stesura del verbale della riunione.

In vista del piano  di cessione degli immobili pubblici da attuarsi nel triennio  2019/2021  per la loro rifunzionalizzazione (Legge di Bilancio 2019), si pubblicano le nuove Linee Guida per l’ attuazione del Federalismo culturale.

Ultimo aggiornamento

24 Giugno 2022, 11:58